L’ILLUSIONE DELL’OPEN SPACE
Sarà che è stato concepito per la prima volta da un team di Amburgo, in Germania – e quando si parla di produttività si sa che i tedeschi hanno molto da insegnare – ma l’open space è da almeno 60 anni una delle più diffuse forme di organizzazione dei nostri spazi di lavoro.
Nata per facilitare la comunicazione tra i membri di un team, questa forma di organizzazione dello spazio è ancora oggi considerata un simbolo di freschezza e apertura da parte delle aziende che la utilizzano. Come se ospitare in un unico ambiente aperto tutte le postazioni di lavoro fosse un modo per comunicare una cultura aziendale all’avanguardia.
Ma quando si parla di produttività l’open space è davvero la soluzione migliore?
Una risposta a questa domanda ha provato a darla la giornalista Maria Konnikova in un articolo pubblicato nel 2014 sul New Yorker, intitolato The Open-Office Trap. Konnikova analizza una serie di studi condotti sull’open space in base ai quali emerge come la convinzione che l’open space favorisca la produttività sia sostanzialmente un’illusione.
Dal punto di vista psicologico, una serie di studi comparativi, ha mostrato come lavorare in ambienti aperti produca un aumento dei livelli di stress e una diminuzione delle performance di lavoro.
Questo è dovuto a vari fattori, uno dei quali è la mancanza di privacy e l’impossibilità di esercitare un controllo sullo spazio.
A questi fattori psicologici se ne aggiunge uno fisico, che ha un grande e gravoso impatto sulla salute di chi abita uno spazio di lavoro aperto: il rumore. Gli open space infatti sono rumorosi e il rumore, com’è stato ampiamente dimostrato, aumenta i livelli di distrazione e alla lunga crea danni alla salute.
A rischio sono soprattutto le nuove generazioni. Queste infatti sono sempre più suscettibili alle distrazioni, proprio perché vivono costantemente in una situazione in cui sono obbligati al multitasking.
Paradossalmente l’open space, simbolo di freschezza e innovazione, potrebbe essere l’ambiente meno adatto per migliorare la produttiva dei millenial che a poco a poco entrano nel mondo del lavoro.
E voi che ne pensate, avete mai lavorato in un open space?