IL DESIGN DELL’UFFICIO COME STRUMENTO DI BRANDING

Nel marketing tradizionale si definiva il cosiddetto marketing mix in base alla regola delle quattro P. Product (prodotto), price (prezzo), place (distribuzione) e promotion (comunicazione) erano le leve su cui agire per andare proporre sul mercato un prodotto o un servizio.

Oggi tuttavia, l’attenzione dei responsabili di marketing si sta spostando dal prodotto al marchio. È intorno al brand infatti che si sviluppa il maggior coinvolgimento delle persone. Così, il classico marketing mix si è arricchito di tre ulteriori categorie: process (processo), people (persone) e physical evidence (evidenza fisica).

Nell’ambito del design di uffici è soprattutto quest’ultima caratteristica a destare il maggior interesse. L’evidenza fisica degli spazi di un’azienda partecipa infatti in modo considerevole alla costituzione della sua identità di marca.

Pensate a Google. Tutti abbiamo, chi più chi meno, in mente gli spazi avveniristici del Googleplex, il suo quartier generale. Le immagini di quegli uffici non mostrano soltanto dei luoghi di lavoro o delle soluzioni di design all’avanguardia, ma parlano della cultura aziendale dell’azienda.

Leggera, flessibile, innovativa, questa è l’identità del colosso della ricerca americano e queste solo le sensazioni che designer e architetti hanno cercato di trasferire negli uffici dell’azienda.

Tutto questo può sembrare banale, scontato o di poco conto. Non lo è, perché l’identità di un marchio si costruisce fin nei più piccoli particolari ed è un elemento in grado di fare la differenza in modo sostanziale.

Ecco perché quando si progetta un ufficio o uno spazio di lavoro bisogna sempre farlo pensando che si tratta del biglietto da visita con cui raccontiamo la nostra cultura alle persone che interagiscono fisicamente con l’azienda.

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